In rete… contro il tabù HIV
CONTESTO
Il supporto internazionale in Camerun per la lotta all’HIV-AIDS vacilla, come dimostrano i forti tagli dei finanziamenti. Il consiglio direttivo del Global Found, una delle principali fonti di finanziamento per i programmi di lotta contro l’Aids nei paesi in via di sviluppo, non è più in grado di rispondere ai reali bisogni dei diversi paesi e all’inizio del 2010 deciderà se sospendere tutte le nuove proposte di finanziamento al termine del 2010.
Contemporaneamente il PEDFAR, il programma di lotta all’AIDS degli Stati Uniti, non prevede aumenti nei fondi destinati all’Africa per i prossimi due anni. La proposta quindi di cancellazione dei finanziamenti a partire dal 2010, punirà i successi ottenuti in Camerun in questi anni e impedirà concretamente di salvare vite umane.
Le statistiche parlano chiaro: dei 33 milioni di malati d’HIV del mondo, il 67% vive nell’Africa sub-sahariana (22 milioni di persone). In particolare in Camerun, dove gli abitanti sono circa 16.300.000, l’Onusida stima siano 510.000 le persone affette da HIV.
In questi ultimi anni secondo il CNLS (Consiglio Nazionale di Lotta contro il SIDA-AIDS) 37.000 adulti sieropositivi hanno beneficiato di un trattamento antiretrovirale, ma sono 108.000 gli adulti che ne avrebbero effettivamente bisogno.
La decisione di fermare i finanziamenti alla lotta contro l’AIDS porterà, per fare un esempio, ogni malato a pagare per un bilancio sanguineo 21.000 CFA (l’equivalente di 32 euro), invece degli attuali 3.000 CFA. Questo sarebbe di per sé già grave, se a ciò non si aggiungesse che l’80% di malati camerunesi vive con meno di 30 euro al mese.
AMBITO D’INTERVENTO
La diocesi di Garoua, sensibile ai problemi di educazione sanitaria, da anni si avvale dell’aiuto degli operatori della parrocchia di Djamboutou. Dal 2007 è infatti in corso un progetto finanziato dalla Commissione Europea, in collaborazione con le diocesi del nord Cameroun e il CODAS (comitato diocesano per lo sviluppo delle attività sociali), volto all’aiuto economico-sociale dei malati di HIV. Questo progetto ha una durata di 3 anni, e dopo il 2010, causa la mancanza dei finanziamenti mondiali, probabilmente non potrà avere seguito.
Per questo motivo, sin dall’inizio del progetto la parrocchia di Djamboutou ha cercato d’integrare le attività finanziate dalla comunità europea con strette collaborazioni con Associazioni, tra cui Cam To Me, e con opere volte ad un’autosufficienza del progetto stesso in un prossimo futuro.
Il primo anno, come da linee guida, la parrocchia di Djamboutou, con il coordinamento di Gabriella Lorenzi della CML, ha creato una commissione che si occupasse di sensibilizzazione e di informazione in materia di prevenzione e cura dell’HIV nei diversi villaggi della diocesi.
Il secondo anno è stato invece dedicato al reperimento e all’accompagnamento dei malati di AIDS sul territorio della parrocchia.
In particolare:
- si è costituita una banca dati che possa permettere una memoria storica sullo stato d’avanzamento della malattia nei pazienti affetti da HIV e che di conseguenza faciliti un’integrazione, qualora ce ne fosse bisogno, delle cure già in corso;
- è stato costruito un magazzino in cui stoccare generi alimentari volti a fornire gli aiuti mensili ai pazienti bisognosi. Questo ha permesso di acquistare generi alimentari subito dopo i raccolti stagionali e di aggiudicarsi così prezzi più bassi e non soggetti a speculazioni;
- è stata individuata ed equipaggiata una struttura dove potesse risiedere il magazzino di cui sopra e si è cominciato a programmare attività di aggregazione e di piccolo commercio volto all’auto-sostentamento.
Durante il terzo e ultimo anno di finanziamento del progetto, la parrocchia di Djamboutou, consapevole della grande quantità di malati sul territorio, e dell’imminente fine dei finanziamenti del progetto stesso, cercherà di creare una forma associativa tra tutti i malati d’HIV e alcuni volontari della parrocchia stessa per una messa in comune sia delle problematiche connesse alla malattia che delle possibili soluzioni.
L’utilità di una forma associativa favorirebbe inoltre la nascita di una rete di contatti e di attività concrete mirate ad un sostegno economico che possa durare nel tempo.
Obiettivo generale
Contribuire a ridurre l’impatto dell’AIDS/HIV sulle persone infette e affette da questa malattia in Camerun e contribuire alla formazione di una rete di servizi volti al miglioramento socio-sanitario dei malati stessi.
Obiettivo specifico
Miglioramento della presa in carico medica e sociale delle persone affette da AIDS/HIV nella parrocchia di Djamboutou.
Beneficiari diretti
20 persone infette da AIDS/HIV
Beneficiari indiretti
Famiglie con persone affette da AIDS/HIV, orfani di malati di AIDS/HIV, comunità di Djamboutou e popolazioni rurali della parrocchia di Djamboutou.
ATTIVITÀ GENERALI
La Commissione costituita dalla parrocchia di Djamboutou il primo anno ha intrapreso un’opera di “depistaggio” dei malati di HIV/AIDS.
I malati che durante il secondo anno di progetto si sono dimostrati più idonei per condizioni fisiche/sociali e psicologiche verranno inseriti in un ciclo di incontri mensili per:
- facilitare l’accesso dei malati alle strutture sanitarie esistenti e alla conoscenza dei trattamenti medico/sanitari resi gratuiti in tutto il Camerun per gli affetti da HIV;
- integrare il sostegno medico già avviato dalla diocesi di Garoua qualora i fondi non fossero sufficienti;
- fare un censimento di tutte le problematiche sociali e pratiche collegate alla vita dei malati;
- sensibilizzare i malati alla necessità di creare un’associazione che possa favorire la messa in comune di problematiche e il ritrovamento di soluzioni;
- sensibilizzare alcuni membri della parrocchia alla necessità di supporto al lavoro delle associazioni;
- creare attività pratiche di auto-mantenimento economico per tutti i malati aderenti all’associazione;
- continuare l’attività di sensibilizzazione e informazione sulla malattia nella parrocchia di Djamboutou;
RUOLO DELLA COMMISSIONE PARROCCHIALE
- Ambito sanitario: i pazienti sono seguiti da due infermiere professionali: Gabriella Lorenzi e Wadale Marie;
- Ambito sociale: sono previste visite puntuali a domicilio per rilevare lo stato socio – sanitario dei pazienti e assicurare un sostegno morale da parte di un responsabile comunitario: Alphonse Badawe. L’attività viene svolta in collaborazione con l’infermiera Gabriella Lorenzi;
- Ambito alimentare: sono previsti degli aiuti alimentari mensili ai malati che non abbiano le condizioni economiche necessarie per avere una dieta alimentare adeguata al loro stato di salute. Questi aiuti sono gestiti e preparati da Anna Bressanelli (socia Cam To Me in servizio in Camerun) e Madame Veronique;
- Ambito economico: sono previsti dei rendiconti semestrali per la diocesi e dei rendiconti annuali per la onlus Cam To Me. Tutta la contabilità è a carico di Anna Bressanelli.
Cam To… Camerun
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