Progetti 2022: Carceri di Garoua
Nelle prigioni la situazione della pandemia del Covid-19 non ha facilitato le condizioni di detenzione dei detenuti, il contatto con l’esterno è rigorosamente controllato dalle Autorità e per il momento il Governo non ha previsto di vaccinare i prigionieri.
Le comunicazioni con le loro famiglie sono interrotte dall’inizio della pandemia e il sovraffollamento carcerario è degenerato: a causa della disoccupazione dei giovani è aumentata la delinquenza nella città di Garoua.
Alcune piccole attività sono state chiuse, sia a causa del Covid-19 che per la mancanza di elettricità.
I giovani che lavoravano in queste attività sono stati licenziati, si ritrovano in strada e hanno la tentazione di rubare ed aggredire. Nel 2020 il 15% dei detenuti della prigione di Garoua hanno beneficiato della Grazia Presidenziale e circa 200 persone sono state liberate.
Per far fronte al rischio di ricadere nella delinquenza, proponiamo agli ex detenuti di orientarsi verso lavori come l’agricoltura, l’allevamento o la pesca. Prima però di impegnarci a sostenere i loro micro-progetti, nelle località di Gashiga, Boklé, Pitoa e Garoua cerchiamo di fare un’indagine sulle capacità a realizzare un’attività generatrice di reddito (AGR).
Obiettivo generale del progetto:
- formare e preparare i detenuti nel reinserimento socio-professionale
- destinare dei fondi e dei mezzi materiali ad ex detenuti per la realizzazione delle loro AGR
- assicurare un’assistenza giudiziaria ai prigionieri più poveri e vittime di ingiustizie
Budget 10.000 Euro
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