REINSERIMENTO SOCIO PROFESSIONALE DEI DETENUTI INDIGENTI DI GAROUA
PRESENTAZIONE
Il progetto è stato proposto da David Bayang, della Commissione Diocesana Giustizia e Pace della Diocesi di Garoua (dove la CML è presente) ed è sostenuto dall’Arcivescovo Antoine Ntalou.
Beneficiari del progetto sono i detenuti adulti indigenti rinchiusi nel carcere centrale di Garoua, città situata a Nord del Camerun.
Nel carcere sono rinchiusi uomini, donne con bambini e minori. I detenuti a fine 2010 erano 1.532: in un carcere la cui capacità è di 600 persone. Le dieci celle sono di 66 mq ciascuna e mancano di letti. Ogni detenuto ha diritto a soli 2,24 mq per dormire: gli standard internazionali prevedono 9 mq a persona.
I tempi di giudizio sono lunghi e manca l’assistenza legale. All’interno della prigione i detenuti subiscono violenze da parte dei guardiani, il cibo è insufficiente e se ci si ammala le medicine devono essere pagate. Il 92% dei detenuti – per la maggior parte giovani non-scolarizzati – sono recidivi.
FINALITÀ
Obiettivo del progetto è favorire il reinserimento sociale e professionale dei detenuti che escono di prigione, attraverso:
- la formazione dei detenuti ad attività che generino profitti;
- l’apprendimento del concetto di “oggetti d’arte” per ciò che riguarda la lavorazione del legno, delle pelli e la pittura su tela;
- la realizzazione di uno spazio di vendita di oggetti d’arte all’esterno della prigione (i profitti saranno distribuiti ai detenuti all’uscita definitiva dal carcere);
- l’accompagnamento dei detenuti affinché vengano riaccolti in famiglia;
- la redazione del giornale “Fadjiri” (mattino in lingua fulfuldé), per creare un legame tra gente comune e detenuti;
- la difesa dei detenuti presso l’Autorità Giudiziaria.
Alla realizzazione del progetto saranno dedicati due volontari che mensilmente si incontreranno col responsabile per valutare l’andamento del progetto stesso.
RISULTATI 2010
Il progetto, che è stato avviato nel 2010, ha consentito di:
- risolvere dodici casi di detenuti a livello giudiziario;
- organizzare corsi di formazione e incontri di svago;
- realizzare la boutique del detenuto;
- far sì che nove famiglie ristabilissero un legame con il detenuto.
BUDGET
4.650 euro