Briciole di solidarietà
Un’organizzazione di volontariato che ha stretto amicizia con CAM TO ME
“Nella mia idea c’era il ricordo di quelle giornate chiusa nella stanza con mio figlio neonato, in isolamento, guardando la spiaggia davanti all’ospedale, piena di gente festosa. Pensavo che se un giorno avessi potuto essere dall’altra parte del vetro, avrei cercato di far sì che quelle persone festose, sul bagnasciuga potessero aiutare chi stava soffrendo. Il come e’ arrivato per caso…”
Una mamma, un bimbo, una terribile malattia. Ecco, nelle parole della protagonista principale di questa storia, la materia prima con cui Carla, alla ricerca di un modo nuovo e fantasioso con cui realizzare il suo sogno, ha assemblato la sua ricetta per la sua attivissima associazione di volontariato. BRICIOLE DI SOLIDARIETÀ nasce dunque con la tipologia del catering no profit, organizzando pranzi e cene per le occasioni più disparate (pizzate scolastiche di fine anno, matrimoni, battesimo, feste di compleanno, comunioni, meeting artistici e culturali e ogni altra occasione conviviale cui si possa pensare!), ma ben presto trova la sua espressione ideale nella preparazione e distribuzione di ottimi bomboloni, perché “mangiando un bombolone leggero, profumato, non si pensa ad altro che a mangiarlo, invece si sta aiutando qualcuno” (Carla dixit).
CON UN DOLCETTO SOSTIENI UN PROGETTO è lo slogan di Briciole, e le organizzazioni sostenute dalle sue attività sono davvero tante, benché un posto privilegiato spetti alla ricerca sul neuroblastoma dell’ospedale Gaslini. Tra le altre: Find the cure, Forum per i diritti dei bambini di Chernobyl, Savona nel cuore dell’Africa, Gruppo Missionario salesiano di Varazze, Casa famiglia Bargagli, Cam to me. Insomma, “Briciole è una realtà pulsante, piccola e senza attrezzatura, ma piena di gioia, aperta a tutti, dove l’ultimo volontario di passaggio si sente accolto, come vorremmo tutti esserlo, e utile agli altri. CERCARE DI AIUTARE GLI ALTRI, CHI HA BISOGNO, CHI È MALATO, CHI È POVERO, FA SÌ STAR MEGLIO QUELLE PERSONE, QUEI BAMBINI, MA È GIÀ DI PER SÈ UNA COSA BELLISSIMA PER CHI LA FA.”