Le vacanze sono alle porte…
…per alcuni sono già iniziate. In molti casi vacanza significa “viaggio”. E quando si parla di viaggi, oggi si parla anche di Turismo Responsabile. Ma cos’è il Turismo Responsabile? Abbiamo provato a conoscere meglio questo fenomeno. Non vogliamo certo “risolvere” la questione. Ma i brevi flash che seguono sono sufficienti a capire che questo tema non è poi così distante – anzi – dai temi che appassionano la nostra Onlus
Che cos’è il Turismo Responsabile?
L’AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile) lo definisce così: “Esiste un modo di viaggiare la cui prima caratteristica è la consapevolezza: di sé e delle proprie azioni, anche quando sono mediate dal comprare (un biglietto, un regalo, una stanza per dormire); della realtà dei paesi di destinazione (sociale, culturale, economica, ambientale); della possibilità di una scelta meditata e quindi diversa. Questo è Turismo Responsabile: un viaggiare etico e consapevole che va incontro ai paesi di destinazione, alla gente, alla natura con rispetto e disponibilità. Un viaggiare che sceglie di non avallare distruzione e sfruttamento, ma si fa portatore di principi universali: equità, sostenibilità e tolleranza”. [dal sito www.aitr.org].
Quali sono i principi del turismo responsabile?
- Rendere il turista, o viaggiatore, più consapevole del proprio ruolo di consumatore da cui dipendono la qualità dell’offerta e il destino di milioni di altri individui nei luoghi di destinazione
- Favorire un vero rispetto delle diversità culturali ed una disponibilità di adattamento ad abitudini e modi diversi dai propri
- Ridurre al minimo i danni dell’impatto socio-culturale ed ambientale prodotto dal turismo di massa unilateralmente deciso, privilegiando strutture e trasporti compatibili con l’ambiente e in linea con la cultura del luogo, scegliendo partner locali che rispettino le norme sindacali minime, formando piccoli gruppi di partecipanti che entrino più facilmente in contatto con le realtà locali
- Rispettare ed incoraggiare il diritto delle comunità locali a decidere sul turismo nel proprio territorio, e con queste stabilire rapporti continuativi di cooperazione solidale
- Garantire al viaggiatore la massima possibilità di scelta su tempi e contenuti, organizzare itinerari con tempi che non obblighino alla fretta, e in cui le mete selezionate siano in numero limitato, e comunque evitando l’eccesso di organizzazione
- Verificare la equa distribuzione della quota di viaggio (dall’alloggio all’acquisto dell’artigianato)
- Avvalersi di guide locali che indichino quali sono i comportamenti localmente accettabili e facilitino l’integrazione dei viaggiatori con la gente del luogo
Come si comporta il turista responsabile?
- Considera positivo condividere i vari aspetti della vita quotidiana locale e non chiede privilegi o pratiche che possano causare impatto negativo
- Non ostenta ricchezza e lusso stridenti rispetto al tenore di vita locale; – per foto e video si assicura il consenso della persona ripresa
- Non assume comportamenti offensivi per usi e costumi locali
- Cerca prodotti e manifestazioni che siano espressione della cultura locale salvaguardandone le identità
- Rispetta l’ambiente e il patrimonio storico-monumentale