Laura Carniel da qualche mese si trova in Perù precisamente nella cittadina di Huacho
Inizia con lei anche la presenza e l’impegno di CAM TO ME per questa terra e per la sua gente.
Laura sta coordinando un progetto di formazione e cura per persone disabili.
Sono i primi passi per lei e per noi.
Come tutti gli inizi ci sono grandi entusiasmi, immensi sogni e anche le ombre delle prime percezioni della realtà, della sua complessità, della nostra inadeguatezza di fronte a tanti appelli e provocazioni.
Ma all’inizio si pongono le radici… e vorrebbero essere radici di solidarietà, degne quindi di essere guardate e sostenute.
Orme nel deserto…
Vivo un altro volto di solidarietà. Quella di Huacho – regione Lima – Perù.
La solidarietà di Rosita, Carmen e Lupe che si ricordano il tempo del colera qui e custodiscono lo stesso animo combattivo. Quella di Nanci ed Elsa, stanche di persone che danno senza criterio vedendo quelli che “se ne approfittano”.
Vivo accanto alla Solidarietà di chi non si stanca di “conoscere e far conoscere” il male di questo bel Paese, la corruzione, l’abuso di potere, il machismo e la lentezza che fa soffrire molti. Non si stanca e denuncia. Vivo la Solidarietà di chi vuole averti a pranzo perché la tua famiglia non è qui vicino a te.
La solidarietà fresca, innata che sprizza fede da tutti i pori, che fa sorridere e quasi ti fa sentire miscredente o atea.
La Solidarietà che arriva da N.Y., da Huachani che vivono là, vedono alcune nostre foto e riconoscono le benedizioni ricevute. Ci chiamano e decidono di condividerle.
Vivo la mia. Con un cuore che prima o poi ci “lascia le penne”, si spezza ogni giorno nel bene e nel male.
La mamma più apatica del mondo mi dice che la carrozzina per Jann Pol ha fatto un piccolo miracolo. E’ vero, ma non per il figlio. Per la mamma. Mi racconta che ha chiamato un medico, che andrà a Lima, che l’anno prossimo inizierà la scuola speciale…non appena troverà un po’ di soldi! Io felice…perché sta facendo tutto lei…e mi emoziono. E poi la fermo e ridendo le dico: “piano piano, se no poi, farò fatica a crederci!”
E poi Richard…sono 2 settimane che sta seduto. Non ha più tosse, né febbre.
E Roxana che dopo 5 anni esce di casa…camminando con un deambulatore scalchignato. Ma camminando felice di essere guardata!
Non le avevo ancora raccontate…sono piccolezze quotidiane che succedono in tutto il mondo. Ma nel silenzio fanno rumore e forse sono parte dell’unica solidarietà che posso: orme nel deserto.
Solidarietà piccola, semplice, quasi invisibile.
Ma posso perché dietro a me c’è TANTO e TANTI che la fanno “grande”.
Huacho 18.01.2012
laura