PRESENTAZIONE
Il progetto è stato proposto da David Bayang, della Commissione Diocesana Giustizia e Pace della Diocesi di Garoua (dove la CML è presente), ed è sostenuto dall’Arcivescovo Antoine Ntalou.
Nel carcere centrale di Garoua, città situata al nord del Camerun, le condizioni di vita sono estremamente difficili.
I diritti umani sono quotidianamente violati con la pratica della tortura.
Il sovraffollamento del carcere, causato dalla lentezza del sistema giudiziario, provoca insufficienza di cibo e di cure mediche. La convivenza di molti detenuti all’interno della medesima cella è inoltre causa di promiscuità e di abusi sessuali degli adulti nei confronti dei minori.
Le donne che partoriscono in carcere non possono andare con i mariti all’anagrafe del comune a registrare la nascita dei propri figli. I figli dovranno dunque vivere in carcere con le madri sino a quando queste non avranno terminato di scontare la loro pena.
DESTINATARI
* Donne con bambini e minori detenuti
FINALITÀ
* Obiettivo generale: migliorare le condizioni di detenzione delle donne e dei minori nel carcere centrale di Garoua
* Obiettivi specifici:
– seguire i dossier giudiziari delle donne e dei minori
– realizzare un libro sui diritti delle donne del Nord
– far conoscere alle donne e ai minori i diritti fondamentali della persona, affinché possano meglio difendersi da chi abusa di loro
– iniziare corsi di alfabetizzazione per aiutare donne e minori ad inserirsi nella società una volta usciti dal carcere
– sensibilizzare tutte le donne delle parrocchie della Diocesi di Garoua alla conoscenza dei propri diritti
BUDGET
€ 2.500