Il 14 dicembre Chenna e Sinaet si sono sposati
Tutti noi soci Cam to Me abbiamo atteso con loro, seppur da lontano, questo giorno! Chenna lo conosciamo tutti anche qui in Italia, da quando, nel 2009 è arrivato a Milano per accompagnare Ranon, il fratello malato di leucemia, perché fosse curato. Nei mesi di cura e convalescenza del fratello gli è stato accanto, ma ha avuto anche il tempo di imparare l’italiano, di partecipare a iniziative Cam To Me, di conoscere amici e soci e di farsi volere bene da tutti, con la discrezione che lo caratterizza. Una volta tornato in Cambogia ha ripreso e terminato gli studi universitari di Informatica ed ha cominciato a bazzicare all’ostello per malati di S. Elisabetta, aiutando quando c’erano problemi con i computer. E poi la vita gli ha portato delle belle sorprese! L’aiuto tecnico al S. Elisabetta si è trasformato in una passione per i malati che lo ha portato a voler studiare Infermieristica, ma la sorpresa più bella per tutti è stato l’affetto nato tra Chenna e Sinaet, anche lei dipendente dell’ostello per malati. Sinaet, laureata in contabilità, prima di 6 fratelli, ha cominciato a lavorare per il progetto I Care fin dai primi inizi, nel 2007, come responsabile della contabilità appunto. Ha visto il progetto crescere e con il progetto è cresciuta la sua passione e cura per i malati, così che anche lei ha maturato il desiderio di studiare infermieristica. Così sia Chenna che Sinaet oggi lavorano al S. Elisabetta da lunedì al venerdì, mentre il sabato e la domenica studiano Infermieristica all’Università. E il bene che si vogliono è stato proprio chiaro a tutti durante il giorno del loro matrimonio!
Si sono sposati sabato scorso e la gioia è stata grande soprattutto perchè anche Ranon, che al momento sta studiando in Italia all’Accademia di Brera, ha potuto essere presente per una serie di “fortunate” coincidenze.
Secondo la tradizione cambogiana la giornata del matrimonio è cominciata presto anche per tutti gli ospiti: alle 6.30 del mattino c’è stata la processione dei doni. Amici e parenti si sono radunati nei pressi della casa della sposa e vi si dono diretti in processione, dietro lo sposo, portando frutti e doni, simbolo dei beni che la famiglia del futuro marito fa alla futura moglie.
Raggiunta la casa della sposa i genitori dello sposo si incontrano fuori della casa della sposa per chiedere ufficialmente la mano della sposa. Una volta avuto il permesso lo sposo entra nella casa della sposa per incontrarla e iniziano così i riti veri e proprio del matrimonio.
È il momento del rito del taglio dei capelli: i genitori prima e poi gli amici e i parenti, con in mano forbici e pettine tagliano i capelli (ma è solo per finta!) ai due sposi, e questo simboleggia l’inizio di una nuova vita per la nuova coppia, che si lascia alle spalle il passato.
Dopo un cambio di vestiti, è il momento del rito dei braccialetti: ancora una volta genitori, amici e parenti sono coinvolti nel rito legando dei braccialetti rossi ai polsi degli sposi, e il gesto, che vuole essere un augurio di felicità e di bene, è accompagnato da una busta con dei soldi che viene donata agli sposi. Dopo un’ulteriore cambio di vestiti è venuta l’ora della cerimonia cattolica in chiesa, con rigorosissimo vestito bianco per entrambe. A concludere pranzo insieme, divisi in tavoli rotondi da 10. Che dire? Per chi ha avuto la fortuna di esserci è stata una giornata proprio bella, e per chi non è potuto esserci speriamo che questo racconto e queste foto possano almeno darvi un’assaggio della bellezza e della gioia di quei momenti!